Lazio - Inter, Amadeus: "Partita piena di stimoli. Inzaghi? Fossi un laziale..."

Il direttore artistico di Sanremo è intervenuto ai nostri microfoni in esclusiva per parlare della partita tra Lazio e Inter
16.10.2021 10:30 di Tommaso Marsili Twitter:    vedi letture
Fonte: Tommaso Marsili - Lalaziosiamonoi.it
Lazio - Inter, Amadeus: "Partita piena di stimoli. Inzaghi? Fossi un laziale..."

Lazio - Inter accende il sabato sera italiano. Alle 18:00 le due squadre si affronteranno all'Olimpico. Sarà anche Sarri contro Inzaghi, con il piacentino che torna in quella che è stata la sua casa per più di vent'anni. Amadeus, direttore artistico di Sanremo da ormai tre anni e noto tifoso interista, ha sviscerato in esclusiva ai nostri microfoni questo e molto altro.

Torna il campionato con due big match: Lazio - Inter e Juventus - Roma. Pensa ci possano essere delle sorprese da queste due partite? 

"La sorpresa arriva quando non ci si aspetta un risultato. In queste due partite qualsiasi risultato può essere possibile. Non parlerei di sorprese. Se dovessi giocare la classica schedina sarebbero entrambe da tripla, come si dice in gergo".

Concentrandosi sulla partita di sabato, sia Lazio che Inter arrivano un po’ acciaccate: i biancocelesti non hanno reso sempre al 100%, mentre i nerazzurri hanno qualche dubbio di formazione per i vari impegni internazionali. Secondo lei chi ci arriva meglio e che partita sarà?

"Devo dire che queste sono le classiche partite piene di stimoli. Spesso sono più pericolose le partite con le medio-piccole perché sei costretto ad attaccare e non hai i giocatori a disposizione. Lo stimolo mentale in queste partite è al massimo. Le partite tra Lazio e Inter sono sempre state spettacolari: tanti gol, bel calcio espresso e risultato sempre aperto. Credo che tutt'e due vorranno vincere e faranno di tutto per ottenere il risultato. I biancocelesti vengono dalla sconfitta di Bologna, i nerazzurri non vogliono perdere terreno nei confronti del Napoli e Milan. Entrambe le formazioni arriveranno al massimo della forma, poi vediamo cosa accadrà". 

Il tema del giorno è sicuramente il ritorno di Inzaghi all’Olimpico. Che idea si è fatto dopo questi primi mesi all’Inter e come pensa che i tifosi lo accoglieranno?

"Sull'accoglienza non saprei, non sono un tifoso della Lazio (ride, ndr). Mi auguro che venga accolto bene perché è un grande allenatore e ha dato tanto alla Lazio. Ha giocato e allenato tanti anni in questo ambiente, un pezzo del suo cuore inevitabilmente è qui e lo sarà sempre. E' un professionista, come tutti i calciatori e gli allenatori, fa un mestiere che lo può portare distante dalla sua squadra del cuore. Fossi un tifoso laziale non potrei non voler bene a Inzaghi. La sua Lazio è stata una delle squadre che ha giocato il miglior calcio degli ultimi anni. Il merito è dei giocatori, ma anche dell'allenatore. Lo stiamo vedendo anche all'Inter: tutti pensavano, me compreso, che una volta andati via Conte, Lukaku e Hakimi la stagione sarebbe stata difficile. Il piacentino si è dimostrato un ottimo allenatore, ma all'inizio era un punto interrogativo. In questi primi mesi da interisti mi ha fatto un'ottima impressione: conosce bene il calcio, crea il gruppo, ha le idee chiare e fa rendere i calciatori al meglio delle loro possibilità. Dzeko sembra essere ringiovanito di 10 anni. Sono felice che Inzaghi sia l'allenatore dell'Inter". 

Come seguirà la partita? Ha qualche rito scaramantico? 

"Io guardo la partita in piedi, se no mi sento male (ride, ndr). Lo faccio come se fossi l'allenatore della squadra. Grande ansia, la vivo con mio figlio e mi siedo solo durante l'intervallo. Spesso le partite le riguardo successivamente, solo se si vince però. Così me le gusto di più".

Quindi neanche uno scambio di messaggi con il suo amico Fiorello?

"Si, tra noi interisti ci scambiamo un messaggio quando le cose vanno bene o ci arrabbiamo quando le cose vanno male. Però nei 90 minuti non guardo proprio il cellulare. Chi è super tifoso mi può capire: tendo a isolarmi e godermi la partita. Chi mi chiama in quel frangente sa che il telefono squillerà a vuoto. Non risponderò mai!".

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