Milan - Lazio, il precedente: Inzaghi entra e segna, ma Boban...

Il mister biancoceleste ritrova il "Diavolo" in campionato: il 20 febbraio 2000 segnò la sua ultima rete in campionato in casa dei rossoneri.
03.11.2019 09:15 di  Alessandro Menghi  Twitter:    vedi letture
Fonte: Alessandro Menghi - Lalaziosiamonoi.it
Milan - Lazio, il precedente: Inzaghi entra e segna, ma Boban...

MILAN - LAZIO, IL PRECEDENTE - 3 settembre 1989, è questa la data dell'ultima vittoria della Lazio a San Siro contro il Milan in campionato. Sono passati trent'anni, una vita. Neanche a dirlo che la squadra di Inzaghi vuole rompere la maledizione, sarebbe pure ora. Neppure la Lazio dello Scudetto, quella dei campioni di Eriksson, è riuscita nell'impresa. In quella stagione la Lazio pareggiò all'andata 4-4 contro i rossoneri all'Olimpico e perse al Meazza il 20 febbraio 2000. 

DOPPIO RIGORE - Il Milan di Zaccheroni così: Abbiati, Chamot, Costacurta, Maldini, Gattuso, Albertini, Ambrosini, Serginho, Boban, Bierhoff, Shevchenko. Risponde la Lazio di Eriksson con Marchegiani, Negro, Nesta, Couto, Pancaro, Conceição, Sensini, Veron, Nedved, Boksic, Salas. Partono inizialmente fuori Inzaghi, Mancini e Ravanelli. Tra nebbia mista a fumogeni l'avvio dei padroni di casa è più convinto, Bierhoff e Boban rompono il ghiaccio con un paio di tentativi. Quando la Lazio esce dal guscio lo fa bene, in contropiede Salas si mette in proprio ma non trova lo spazio giusto per fare male ad Abbiati. Vige un sostanziale equilibrio che domina la sfida, prova a romperlo Shevchenko ma è tempestivo Marchegiani in uscita per far perdere il tempo del tiro all'ucraino. Al 36' l'episodio chiave: Negro per saltare di testa colpisce con la mano in area il pallone, è calcio di rigore. Dagli undici metri Boban spiazza Marchegiani e firma il vantaggio per il Milan. Passano meno di dieci minuti e un altro errore imperdonabile della difesa spalanca le porte all'attacco rossonero: una sponda di testa di Bierhoff mette Shevchenko davanti a Marchegiani, che è bravo in un primo momento a fermare la punta, poi sul secondo intervento rovina addosso ad Ambrosini. Ancora dal dischetto Boban fa due a zero alla fine del primo tempo.

INZAGHI ENTRA E SEGNA - Per la Lazio c'è una montagna da scalare, Eriksson prova a cambiare le sorti della partita inserendo Mancini per un evanescente Boksic. La ripresa è un monologo di azioni biancocelesti, si succedono mischie su mischie nell'area rossonera senza che nessuno ne approfitti per riaprire il match. Anzi è il Milan a sfiorare il raddoppio con il palo colpito da Shevchenko e la ribattuta di Boban deviata sopra la traversa. Al 74' Eriksson passa al tridente, dentro Inzaghi e fuori Sensini. Il neo entrato ci impiega nove minuti per lasciare il segno: riceve il pallone poco dopo la metà campo del Milan, accelera, si guarda intorno, poi prima di arrivare all'altezza della lunetta mira la porta di Abbiati e con un destro a giro sorprende l'estremo difensore rossonero. È il gol che accende il finale, Marchegiani è miracoloso a tenere in vita la Lazio con una doppia prodezza prima su Shevchenko e poi su Bierhoff. I biancocelesti ci provano, il Milan si difende con le unghie e con i denti fino al triplice fischio e vince ancora.