Euro 2020, l'ex Lazio Behrami: "Italia-Svizzera? Seguo il cuore, ma la vittoria finale..."

Un gol indimenticabile nel derby e poi l'addio. Valon Behrami nei suoi anni alla Lazio ha vissuto di alti e bassi, portando via con sé un po' di rancore per come ha salutato Roma e i colori biancocelesti. Da lì in poi un continuo girovagare per l'Europa: West Ham, Fiorentina, Napoli, Amburgo, Watford, Udinese e infine Sion, di nuovo in patria. Diversi infortuni e altrettanti rimpianti. Sullo sfondo la nazionale Svizzera, che ha sempre onorato sin dal primo giorno. Intervenuto in escusiva ai microfoni di Tuttomercatoweb, l'ex centrocampista biancoceleste ha analizzato con cura Italia-Svizzera, match valevole per la fase a gironi dei prossimi Europei: "Ho tanti miei compagni in Italia, ma sono stato parte integrante della mia Svizzera per tanto tempo, prima che finisse. Il cuore non può che dire Svizzera ma faccio il tifo perché l'Italia vinca l'Europeo. Ecco, così può andare. Che Nazionale troverà davanti Mancini? Hanno fatto dei cambiamenti in questi due anni, è cambiata generazione. Ci sono ragazzi più giovani, sostanzialmente in possesso palla fa la difesa a tre, in fase difensiva va sul 4-4-1-1. Il dieci diventa quasi una mezzala in fase di non possesso. Poi costruisce a tre, con un terzino che spinge e con un'ala che va dentro".
ATTACCO SVIZZERA - "Stanno ruotando per i vari infortuni, Embolo e Seferovic tecnicamente giocano. Poi da una parte Shaqiri che rientra, poi Mehmedi che è destro e rientra. Giocano tanto palla a destra, l'alto di sinistra va in profondità e ti crea apprensione, si muovono e ti fanno abbassare. Però soffriamo squadre basse tipo la Svezia. L'unico pericolo è che ci smarriamo nelle grandi partite, abbiamo sempre peccato lì di personalità".
Lazio - Juventus, occhio alla mezz'ora finale...