FIGC, Gravina: "Arbitri? Domani faremo chiarezza. La Serie A vale un quinto della Premier..."

18.11.2019 20:00 di  Leonardo Giovannetti  Twitter:    vedi letture
FIGC, Gravina: "Arbitri? Domani faremo chiarezza. La Serie A vale un quinto della Premier..."
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha affrontato numerose tematiche durante il forum all'agenzia Italpress: dalla Nazionale al Var. Queste le sue dichiarazioni: "Mi sono sempre schierato a difesa di una delle nostre eccellenze che è la classe arbitrale. Domani abbiamo l'incontro con capitani e allenatori al quale parteciperà anche la stampa, è arrivato il momento di dare chiarezza ad alcuni aspetti regolamentari. Sono sempre gli arbitri a farne le spese, ma in buona fede, o anche strumentalizzando in mala fede, alcuni alzano delle nubi, lati oscuri su alcune norme che a mio avviso hanno un'oggettività, ma che qualcuno strumentalizza per creare confusione. I lavori per la Room control centralizzata a Coverciano sono già iniziati, ci sarà una formazione, il nostro obiettivo già centrato è quella di distinguere le carriere. Alla Var ci saranno ex arbitri o arbitri specializzati in quel settore, lavoreranno a Coverciano, parteciperanno in diretta e vivranno tutti gli episodi legati all'utilizzo della Var. Tutto questo probabilmente partirà con il prossimo campionato e in via sperimentale alla fine di questo. Inoltre ci interessa che ci sia maggiore trasparenza. Stiamo chiedendo a Nicchi e Rizzoli di avere la possibilità di pubblicare il commento tecnico di alcuni degli episodi più complicati della domenica. Non bisogna avere timore di riconoscere gli errori, serve anche per stemperare la tensione. Sarebbe una prova di maturità da parte del mondo del calcio e da parte degli arbitri, sarebbe anche un elemento formativo, inoltre far capire dove si sbaglia. Aiuterebbe anche a non commettere gli stessi errori".

SERIE A - "Quest'anno non ci sono club partiti con punti di penalizzazione. Abbiamo anticipato di circa 5-6 mesi le norme relative alle licenze nazionali e questo ci ha consentito, dando regole certe e accorciando i tempi, di partire per la prima volta dopo tantissimi anni con campionati uniformi. Abbiamo dato certezze di iscrizione, nel campionato precedente ancora non si sapeva chi era in A e chi in B, quest'anno i campionati sono partiti regolarmente e la Lega Pro a luglio aveva già fatto i calendari. Dal 31 dicembre 2018 non abbiamo più un advisor, ma nonostante questo siamo passati da un minimo garantito di 50 milioni di euro a un 30% in più. Bisogna arrivare a un equilibrio tra efficienza ed equità, capire che il mondo dilettantistico è vitale per il sistema calcio. La Lega di A è la più importante, ma se non si intuisce che il rapporto di collaborazione dalla LND a salire è fondamentale, noi perderemo ancora terreno: eravamo al top nelle big-five, oggi siamo quinti, siamo dietro alla Spagna e alla Francia. La Premier è arrivata ai 5 miliardi di sterline. Il rapporto con loro è di 1 a 5, ma loro hanno una visione di sistema che a noi manca, serve il coinvolgimento di tutte le componenti, un interscambio con principi di equità assolutamente indispensabili".

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