Lazio, Delio Rossi consiglia Sarri: ecco cosa dovrebbe fare
Delio Rossi, ex allenatore della Lazio, è intervenuto ai microfoni di Radio Laziale per commentare il momento che sta vivendo la squadra di Maurizio Sarri, le varianti tattiche che potrebbe inserire il tecnico toscano e dire la sua sul valore della competizione.
LA LAZIO - "E' una squadra che è quadrata, si vede che c'è la mano dell'allenatore, solo che non ha picchi di qualità. Un paragone con la mia squadra? Faccio fatica a dare dei giudizi con periodi diversi, stiamo parlando di 15 anni, però sicuramente la Lazio è cresciuta anche perché è cambiato lo status, noi venivamo da un periodo, dovevamo per forza risanare la società. Noi dovevamo fare delle scommesse con i giocatori giovani che se vincevamo dovevamo venderli per fare altre scommesse, poi la Lazio invece si è stabilizzata, è diventata anche un instant team perché ha preso anche giocatori come Klose, Leiva, giocatori già affermati e che sicuramente non avremmo mai potuto tenere la nostra rosa. Adesso mi sembra che deve fare un ulteriore step. Dal punto di vista sportivo alla Lazio secondo me non si può dire niente perché forse è la squadra che in questi anni per rapporto potenzialità e successi è quella che ha fatto meglio".
LA COMUNICAZIONE - "Sono la persona meno indicata a livello di comunicazione, non sono proprio bravo in questo modo di esprimersi, io onestamente diffido di quello che dicono i calciatori, gli allenatori anche perché io posso dare un giudizio su quello che dico io, ma faccio fatica a dare un giudizio su quello che dicono gli altri perché non so che cosa gli basta. Io so cosa voglio comunicare, c'è il solito comunicazione, ci sono due modi di fare comunicazione, uno che quanto tu comunichi è un obiettivo da mandare fuori e un altro invece che è un obiettivo di mandare qualcosa dentro. E quindi faccio fatica a dare questo giudizio, però secondo me forse è più importante per voi la comunicazione che non all'interno. Secondo me un allenatore indipendentemente dalla squadra che ha, più che parlare dovrebbe fare, cercare di ottenere il massimo con la squadra, la gente non è stupida, lo sa che la Lazio non può competere con le squadre più forti, perché se andiamo anche figurina alla mano è inferiore alla Juve, al Milan, all'Inter, al Napoli, paradossalmente anche all'Atalanta, è chiaro che la gente non è stupida perché se tu arrivi prima di queste squadre significa che hai fatto un ottimo lavoro, dirlo o non dirlo secondo me non ha senso sia da parte dei calciatori che da parte degli allenatori. I calciatori devono dimostrare che veramente sono la stessa situazione, l'allenatore secondo me deve cercare di ottenere il massimo e poi gli altri saranno giudicati anche perché quello che dici può essere smentito soprattutto nel calcio, giocando ogni tre giorni il giorno dopo, quindi secondo me non ha senso dare questo tipo di comunicazione".
VARIANTI TATTICHE - "Secondo me forse questa squadra potrebbe alternare anche un 4-3-3 o un 4-4-2 come giocava l'anno scorso, quando c'erano certi picchi nella Lazio, forse è stata una delle squadre che giocava meglio secondo le situazioni. Magari metterci qualche variante sul tema, sempre tenendo questi concetti. I giocatori soprattutto se hanno lo stesso allenatore molte volte danno per scontato oggi è martedì ci alleniamo in questa maniera, ci dirà queste cose negli spogliatoi e poi inizieremo il riscaldamento. Anche se gli proponi la stessa minestra ma se la metti in un piatto diverso magari la digeriscono meglio".
LAZIO-LECCE - "Il Lecce è un'altra parabola importante nella mia carriera sportiva, la Lazio più forte del Lecce, mi aspetto che la Lazio faccia la Lazio, non mi aspetto magari che il Lecce possa fare più scontato però a calcio sicuramente adesso il Lecce è in una situazione anche più tranquilla quindi verrà a giocare la sua partita, è una squadra che in questo momento sta anche bene però la Lazio dovrebbe fare la Lazio".
