Cagliari - Lazio, il precedente: lo scandalo del rigore e il tacco di Immobile

L'11 marzo 2018 Ciro pareggia all'ultimo secondo con una magia pazzesca che arriva dopo la clamorosa svista di Guida e Var.
26.09.2020 09:15 di Alessandro Menghi Twitter:    vedi letture
Fonte: Alessandro Menghi-Lalaziosiamonoi.it
Cagliari - Lazio, il precedente: lo scandalo del rigore e il tacco di Immobile

IL PRECEDENTE - Cagliari-Lazio spesso si cala nella storia biancoceleste per qualche ricordo particolare, magari legato all'ottima prestazione del singolo o a un gol arrivato in extremis. Nel primo caso rientra sicuramente Mauro Zarate che lasciò il segno all'esordio; nel secondo invece c'è Felipe Caicedo con quell'incornata sporca ma letale che al 98' diede la vittoria alla Lazio il 16 dicembre scorso. Aggiungiamoci pure, però, Ciro Immobile, protagonista l'11 marzo 2018 di uno scandalo e di un capolavoro. 

IMMOBILE E LO SCANDALO DEL RIGORE - Quel Cagliari-Lazio alla 28esima giornata non è per nulla normale. Lasciando stare per un attimo le questioni di campo, la tragedia legata a Davide Astori già rende surreale lo scenario della partita: il minuto di silenzio, gli omaggi nel cielo, gli applausi, il ricordo doloroso per un calciatore e un uomo scomparso troppo presto. Quando si parte Lazio e Cagliari riscaldano i cuori: Lulic cicca da due passi di testa il pallone dell'1-0, dall'altra parte Radu mette in angolo col petto rischiando l'autogol, poi Luis Alberto si presenta con un destro che finisce molto vicino al palo. Al 25' i padroni di casa segnano: Han impatta sulla traversa e sulla respinta Pavoletti corregge in porta. Oltre al danno anche la beffa che sa di scandalo: qualche minuto più tardi Immobile scappa in area e viene stretto nella morsa di Ceppitelli e Barella che lo atterrano. Per Guida il contatto non è da rigore. Per il Var neanche. Incredibile. 

IL TACCO DI DIO - La Lazio si infuria, ma non perde la testa e pareggia al 35': sulla punizione di Luis Alberto Leiva costringe Ceppitelli all'intervento disperato e all'autogol che vale l'1-1. Nella ripresa succede tutto nell'ultima parte di partita, dal 75' in poi. Strakosha e Luiz Felipe pasticciano in copertura, l'uno aspetta l'intervento dell'altro e invece arriva da dietro Pavoletti che ruba il tempo e si prende il rigore per fallo del difensore brasiliano. Per Guida non c'è nulla, per il Var questa volta sì. Barella dal dischetto fa 2-1. La Lazio è tutta avanti, Immobile, Felipe Anderson e Nani sfiorano il pari. Poi, al 95', il tacón de Dios, il tacco di Dio: Felipe Anderson butta in mezzo l'ultimo, disperato pallone della partita sul quale Immobile si avventa e di tacco, in torsione, disegna una parabola magistrale a scavalcare Cragno. Esplode il settore Ospiti dei tifosi biancocelesti. Finisce 2-2. 

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