Lazio ferma al palo, il Toro alza il fortino e resta in Serie A

18.05.2021 22:30 di  Saverio Cucina  Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Lazio ferma al palo, il Toro alza il fortino e resta in Serie A

Si chiude con un pareggio a reti bianche l'ultima all'Olimpico della Lazio. Dopo un primo tempo anomalo, i biancocelesti provano il tutto per tutto nella ripresa senza trovare la via del gol. Complice anche gli errori di Fabbri e i due pali colpiti, di cui uno dagli undici metri di Immobile, che avrebbero potuto invertire le sorti del match e della zona salvezza.

FORMAZIONI - Scelte forzate per Inzaghi viste le assenze pesanti di Acerbi, Milinkovic, Correa e Caicedo. In attacco Muriqi affianca ancora Immobile, mentre torna tra gli undici titolari dopo il derby d'andata Luiz Felipe, con Marusic e Radu ai suoi lati. Sulle corsie laterali confermato Lazzari a destra, sulla sinistra chance dal primo minuto per Fares. Al centro tocca ad Akpa Akpro sostituire Milinkovic, con Leiva e Luis Alberto al solito posto. Si rivede Strakosha tra i pali, dopo la prova convincente contro il Parma sempre all'Olimpico. Si affida ai fedelissimi Nicola con il ritorno di Sirigu in porta, senza risparmiare neanche Belotti e Sanabria, entrambi diffidati e a rischio squalifica in vista della potenziale sfida salvezza contro il Benevento.

PRIMO TEMPO - Partenza aggressiva del Toro, ma è la Lazio a rendersi più pericolosa in avvio. Cinque minuti di orologio, Radu invita Muriqi allo stacco vincente da buona posizione, ma l'incornata del kosovaro è fuori misura. E' ancora l'ex Fenerbahce protagonista poco dopo con un sinistro potente che scalda il guantone di Sirigu, seppur in posizione di offside segnalata in un secondo momento. Preferisce l'attesa la squadra granata, nel tentativo di stanare la Lazio in contropiede. In una timida sortita offensiva Strakosha sventa a fatica un traversone dalla sinistra, duellando con Sanabria nel tentativo di bloccare la sfera: il paraguayano commette fallo, ma è il portiere biancoceleste a rimediare l'unica ammonizione del primo tempo per una reazione giudicata eccessiva da Fabbri. E' probabilmente l'unico "brivido" fin qui dei primi 45 minuti, fino al gol annullato a Immobile in pieno recupero, per una presunta spinta ai danni di Nkoulou, che però dal replay non sembra neanche così vistosa da giustificare il fallo.

SECONDO TEMPO - Ha un altro sprint la Lazio nel secondo tempo. Ci prova subito Luis Alberto con un tiro a giro che Sirigu devia in angolo. Lo spagnolo, ancora nervoso per gli strascichi del primo tempo, interviene poco dopo con troppa irruenza su Rincon rimediando l'ammonizione che lo porterà a non esserci contro il Sassuolo. Ma l'occasione più nitida della gara è ancora sui piedi di Muriqi, che non capitalizza da due passi un assist al bacio di Immobile, complice l'estirada decisiva di Nkoulou. E' tambureggiante il forcing biancoceleste: prima Immobile dalla distanza non trova la porta, poi è Lulic, subentrato a Feres, a trovare sempre un ottimo Sirigu. Nell'episodio precedente inspiegabile la decisione di Fabbri che non segnala l'evidente spinta di Ansaldi su Muriqi, suscitando le proteste di tutti i biancocelesti, panchina compresa. L'unico squillo granata è di Sanabria che approfitta di una dormita di Patric, entrato al posto dell'ammonito Luiz Felipe (anche lui diffidato e out domenica), colpendo il palo a Strakosha battuto. E' sempre Sirigu però l'uomo decisivo del Toro: al minuto 81 bella volet del nuovo entrato Escalante, che trova sempre la pronta risposte dell'ex Psg. La grande chance arriva però all'84' quando Fabbri indica il dischetto per un intervento scomposto di Nkoulou su Immobile. E' lo stesso bomber laziale ad andare al tiro ma la palla si stampa sul palo alla destra di Sirigu. La squadra di Inzaghi prova ancora il tutto per tutto e il finale è ancora da brividi: cross di Luis Alberto sul quale il più piccolo di tutti, Lazzari, stacca di testa colpendo il palo. Sul pallone aveva provato ad andare anche il solito Muriqi, trattenuto vistosamente alle spalle da Bremer. Sbracciata netta del brasiliano, episodio che Fabbri giudica ancora non falloso. E' l'ultimo thrill di una gara mal gestita dalla terna arbitrale e che regala il punto decisivo al Torino per la salvezza.