Lazio | Calciomercato, cala il sipario: una sessione "frizzantina" nell'anno Champions

02.09.2023 07:30 di  Alessandro Zappulla   vedi letture
Fonte: Alessandro Zappulla - Lalaziosiamonoi.it
Lazio | Calciomercato, cala il sipario: una sessione "frizzantina" nell'anno Champions

Eppure si avverte un'aria frizzantina. Quella che fa capolino tra i primi raggi di sole, all'alba di un nuovo giorno. Eppure, nonostante la falsa partenza in campionato, il mercato della Lazio ha un non so ché di intrigante. L'anno della Champions e le scelte audaci di chi ha in testa di rifondare e rinforzare. Forze nuove e leve fresche per dare respiro al sarrismo che avanza, incanta, ma logora. Isaksen e Castellanos in attacco regalano ossigeno alle aspettative. Rovella, i colpi di Kamada e Guendouzi, soffiano sulla fiammella della Milinkovic nostalgia. Poi la conferma di Pellegrini testa e cuore, Sepe per l'alternativa fra i pali, con il giovane Mandas pronto a crescere e imparare. Ragionata, valutata e calibrata, ma soprattutto condivisa: questa è stata una fra le finestre di acquisti e cessioni dell'era Lotito più ponderata. "Abbiamo dato spazio al ringiovanimento della rosa", aveva detto il nuovo diesse Angelo Fabiani durante le "presentazioni" ufficiali alla stampa. Lasciando intendere, ma senza anticipare nulla, anche il grande lavoro che lo avrebbe atteso in uscita (su tutti Marcos Antonio). Professionalità e trasparenza, che Fabiani vuole alla base di questo nuovo percorso biancoceleste, in totale sintonia con il patron laziale. Il solito doveroso occhio ai conti del presidente Lotito, che aveva tirato il freno ai sogni estivi di Maurizio Sarri, rispetto ad obiettivi troppo esosi e difficilmente ammortizzabili. Qualche mugugno rimbalzato dalla pancia rumorosa di Formello ha teso inaspettatamente la corda. Poi le sbornie delle"essenze arabe" e le altissime aspettative di un ambiente laureatosi seconda forza del campionato hanno contribuito ad inceppare il circuito marciante. Presunzione, incoscienza o cilindrata mentale, chiamatela un po' come volete, ma la falsa partenza ha spinto tutti sulla stessa sponda della barricata.Tutti colpevoli, nessuno escluso, ma anche tutti necessariamente obbligati a reagire.

In fondo risalire la corrente è una dote che nel mondo biancoceleste viene consegnata all'anagrafe e se vogliamo è anche un vanto per questo popolo. Del resto l'inno della nord si appella alla caparbia di chi "non molla mai". Tutti insieme dunque, come sempre, come in ogni battaglia da combattere e vincere. L'unione fa la forza. È sempre stato così e il patto di reciproca lealtà è stato ribadito ancora una volta fra pubblico e squadra, sotto al settore caldo, proprio dopo la seconda pesante onta stagionale, domenica scorsa.
Adesso è tempo di reagire. Il mercato funzionale, la rosa più ampia, i grandi appuntamenti e le ambizioni importanti. Tutti ingredienti di una stagione eccitante da vivere d'un fiato. Squadra, società e Sarri-ball: "a voi la sfida".

Pubblicato l'1/09 alle 22.45