PRIMAVERA - Lazio, Armini: "Voglio perfezionarmi. Bravo Inzaghi, mi piace Luiz Felipe"

I paragoni illustri si sprecano, le analogie pure. Nicolò Armini è capitano della Primavera della Lazio, difensore e tifosissimo biancoceleste, soprattutto. Una delle pietre preziose a disposizione di Leonardo Menichini, e a volte anche di Simone Inzaghi. Che la scorsa stagione l'ha portato a più riprese in panchina, concedendogli il debutto assoluto con la prima squadra in Europa League (contro l'Apollon Limassol) e poi in campionato nel 3-3 con il Bologna. L'emergenza coronavirus e il conseguente stop dei campionati gli ha impedito di ripetersi quest'anno, ma c'è tempo. Intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel, Armini si è raccontato a 360°. Ecco le sue parole: "Stiamo seguendo un programma di allenamento che ci hanno dato mister e preparatore atletico. Mi alleno il doppio di quanto avrei fatto normalmente, anche grazie al mio personal trainer. Passare tutto questo tempo a casa per me è strano, però guardo sempre il lato positivo. Cerco di perfezionarmi. Magari faccio due scambi a pallone anche con i miei cugini in giardino, ho questa fortuna quindi non sto chiuso in casa. Poi Netflix, PlayStation. I compagni di squadra? Ci sentiamo con delle chiamate di gruppo su Zoom. Ci mandiamo anche video con degli esercizi per gli allenamenti e ci sfidiamo spesso".
LA PRIMAVERA - Il campionato della Lazio Primavera si è interrotto sul più bello, dice Armini: "Avevamo trovato la giusta quadratura, per questo siamo stati un po' penalizzati. Quest'anno la classifica è molto corta, si oscilla spesso tra zona playout e playoff. Speriamo si possa ricominciare presto perché la squadra c'è, era in sintonia e aveva trovato equilibrio. Rispetto alla Primavera 2 il campionato è diverso, è tutto un altro livello. A inizio anno non riuscivamo a concretizzare tutte le azioni create. Prima del derby venivamo da tante sconfitte consecutive. Ci siamo parlati, dicendo che non potevamo ripetere quanto successo due anni fa (la retrocessione, ndr). Abbiamo vinto contro la Roma e da lì è cambiata la nostra stagione".
LA CRESCITA DI ARMINI - "Io mi sono messo a disposizione di mister Menichini in un nuovo ruolo, ma non c'è problema: dove lui mi mette, io gioco. Sono cresciuto da difensore centrale di difesa a 4. Poi l'anno scorso ci schieravamo a 3 come la prima squadra, e ho iniziato a giocare anche sul centrodestra. Tornando a 4 abbiamo trovato equilibrio con me nel ruolo di terzino destro, quindi il mister mi ha lasciato lì. A me piace portare palla, salire, impostare. Per esempio mi piace molto Luiz Felipe, è cresciuto molto. Giocare da terzo di difesa è bello, perché sei più libero in marcatura, puoi sovrapporti sulle fasce, andare a prendere alto l'attaccante. Se nascondo le emozioni? Fa parte del mio carattere. Quando ho esordito in Serie A ho realizzato tutto dopo, avevo i miei genitori in tribuna, il mio fratellino a fare il raccattapalle e io stavo in campo. Da laziale la squadra era in svantaggio e io ho pensato solo a cosa fare. Ringrazio mister Inzaghi anche per avermi dato l'opportunità di esordire in Europa League".
ITALIA - “Rappresentare la mia nazione è un motivo d'orgoglio. Poi giocare con l'Italia mi ha dato maggiore esperienza per quando tornavo alla Lazio, ti confronti con gli italiani più forti della tua età, è bellissimo”.
LA PRIMA SQUADRA - "Rispetto a due anni fa la prima squadra ha cambiato modo di giocare. Con Luis Alberto dietro Immobile c'era un atteggiamento attendista, invece adesso si parte subito col pressing. In fase di impostazione è molto importante eludere la prima pressione avversaria, poi ti si apre il campo. Mi piace questo pressing forsennato: quando rubi palla nella metà campo degli avversari diventa tutto più facile. La difesa si diceva fosse il punto debole, ma il mister e lo staff hanno aggiustato tutto con il loro lavoro. Gli vanno fatti i complimenti".
RITORNO IN CAMPO - "Io mi alleno con la speranza e l'obiettivo che si possa tornare a Formello il prima possibile. Do il massimo ogni giorno per questo. Anche se i campionati dall'Under 18 in giù sono stati cancellati, io non desisto. Il mister (Menichini, ndr) ci dice di stare tranquilli. Stiamo tutti bene e per questo siamo dei ragazzi fortunati". E infine l'inevitabile chiosa: "Sempre forza Lazio".
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Pubblicato il 22-04 alle 12.00