Lazio, Giampaolo Matrone: “La mia vita dopo Rigopiano. Io e mia figlia Gaia pazzi di Immobile"

ESCLUSIVA LALAZIOSIAMONOI.IT - Uno dei sopravvissuti della tragedia di Rigopiano sarà all'Olimpico per Lazio - Udinese nel giorno dell'anniversario...
18.01.2022 07:27 di  Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Martina Barnabei - Lalaziosiamonoi.it
Lazio, Giampaolo Matrone: “La mia vita dopo Rigopiano. Io e mia figlia Gaia pazzi di Immobile"

Sono giorni particolari e delicati per Giampaolo Matrone e sua figlia Gaia. L'uomo è uno degli undici sopravvissuti alla tragedia del Rigopiano avvenuta il 18 gennaio del 2017 che gli ha portato via un pezzo di cuore: la moglie Valentina. Una valanga, il buio e poi 62 lunghe ore prima di riacquistare la libertà e “ricominciare a vivere”. La Lazio ha deciso di regalare un po’ di leggerezza a papà Giampaolo e alla piccola Gaia e rendere questo giorno meno triste, invitandoli ad assistere al match di Coppa Italia contro l'Udinese. In esclusiva ai nostri microfoni Giampaolo ha raccontato il suo legame con la Lazio e l’emozione dell’invito.

Questi sono giorni particolari per voi, com’è cambiata la vostra vita?

“Sono giorni un po’ particolari. È vero che durante l’anno ce ne sono di questi giorni ma ringraziando Dio sono sempre di meno perché io e Gaia abbiamo deciso di trasformare i ricordi brutti in ricordi belli. Abbiamo deciso soprattutto di stare bene in questa nuova vita, non a caso le ho dedicato una frase che lei si ripete tutti i giorni: “Per vedere l’arcobaleno bisogna amare la pioggia”. Parla da sé questa frase ed è giusto così, se vogliamo sorridere dobbiamo stare bene soprattutto dopo quello che abbiamo vissuto. Quest’anno abbiamo superato una paura, soprattutto io. Ho portato Gaia per la prima volta sulla neve dopo quello è accaduto a me cinque anni fa. È stato un bel momento grazie anche a Valentina che non c’è più ma che ci è stata molto vicino. La sera prima di partire ho sognato che lei era con noi e sorrideva felice mentre ci accompagnava. Ero molto teso e non sapevo come affrontare il fatto che avrei dormito di nuovo in un albergo, sotto una montagna. Invece non mi sono accorto di niente. È filato tutto liscio e con Gaia ci siamo presi a palle di neve tutto il giorno, lei ha imparato a sciare e abbiamo passato quattro giorni splendidi”

Tornando all’evento, che emozione hai provato quando hai ricevuto la chiamata della Lazio e com’è andata la vicenda?

“Noi siamo tifosissimi della Lazio. Già era successo, due anni fa, che Gaia fosse invitata a Formello. È stato molto bello andare a trovare i giocatori, poi all’Olimpico l’emozione è stata anche più grande perché è entrata in campo tenendo per mano il suo idolo: Ciro Immobile. Ciro a Formello le aveva regalato la maglia ed era molto entusiasta di averci conosciuto. L’anno scorso purtroppo a causa del Covid non siamo potuti andare allo stadio”. Giampaolo continua spiegando che: “Già tre anni fa decisi di non andare più alla commemorazione del Rigopiano perché è una giornata pesante e vorrei far passare una giornata serena e tranquilla a Gaia. Prima di Natale, non sapevamo che ci sarebbe stata la partita di Coppa Italia il 18 gennaio, però la Lazio ci aveva comunque invitato a Formello. Quando è uscito il calendario inizialmente la nostra presenza era in forse per via delle restrizioni ma stamattina mi è arrivato un messaggio con l’invito. Io subito ho detto di sì, come faccio a rinunciare a un invito del genere? Gaia non sa niente, tempo fa le avevo detto che saremmo andati allo stadio e lei era contentissima poi però causa Covid le ho dovuto dire che non sarebbe stato più possibile e c’era rimasta male. Sarà una sorpresa per lei, non andrà a scuola e dopo pranzo le dirò dove andremo. Siamo felicissimi e non vediamo l’ora. La Lazio per me è tutto e per Gaia sta diventando una grande passione. È una seconda famiglia per noi, ci è stata molto vicina in questa vicenda. Fa onore a tutti quanti. Sono belle iniziative ed è giusto che continuino. È importante tutelare i tifosi della Lazio ed è giusto che qualche volta ci facciano sentire importanti”

Che gara ti aspetti?

“Spero in una bella vittoria. Gaia chiede solo quello, mi fa tante domande perché a scuola iniziano i primi sfottò con i compagni della Roma, dell’Inter e lei si interessa molto. In classe sono solo due laziali su 18 bambini. Ci vorrebbe una bella scossa per la Lazio, che non sta vivendo uno dei suoi migliori momenti. Speriamo in una ripresa. Spero che riaprano lo stadio il prima possibile almeno anche i tifosi potranno fare la loro parte, non la cornice ma il quadro e spero che ritorni tutto alla normalità per goderci questa Lazio in casa e in trasferta”

Ciro è il giocatore preferito di Gaia, il tuo?

“È Ciro Immobile per Gaia. Ha la sua maglia e le foto. È innamorata di lui e della sua famiglia che seguiamo sui social. È innamorata della Lazio e di Olympia, l’ha vista da vicino quando è andata a Formello. Lei ama gli animali ‘tranne il lupo’ (ride, ndr). Per quanto mi riguarda io sono sempre combattuto perché guardo anche la lazialità e per me Danilo Cataldi è questo, poi mi ha anche regalato una maglia quando ero in ospedale. Ovviamente anche Ciro Immobile è tra i miei preferiti. Le novità di quest’anno che mi hanno colpito sono Pedro e Zaccagni. Quest’ultimo lo conoscevo poco e non sapevo se fosse adatto al gioco di Sarri e invece è bravo. Pedro lo conoscevamo, magari quattro come lui in squadra per come corre e per come si impegna in partita…Se tutti i prossimi 18 gennaio noi li dobbiamo passare con la Lazio io lo dico subito, sono disponibile! La Lazio è tanto per noi, è la gioia dopo la tempesta. Sono poche le cose nella vita che ti danno così tanta gioia e forza, noi laziali siamo indistruttibili e forse anche per questo ho resistito tutte quelle ore sotto le macerie”

Pubblicato il 17/01/2022