ESCLUSIVA | Lorenzo Federici: "Sogno di realizzare la divisa della Lazio"

Lorenzo Federici, designer della collezione realizzata in collaborazione con Beams e Umbro ispirata alle vecchie divise della Lazio, ha parlato in esclusiva a Lalaziosiamonoi.it.
11.12.2025 15:30 di  Christian Gugliotta   vedi letture
Fonte: Christian Gugliotta - Lalaziosiamonoi.it
ESCLUSIVA | Lorenzo Federici: "Sogno di realizzare la divisa della Lazio"
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26 anni sulla carta d'identità, uno spiccato accento londinese, tradito da un nome chiaramente italiano. É questo l'identikit di Lorenzo Federici, a cui, però, va aggiunto un dettaglio importante: l'immensa passione per la Lazio, ereditata dal padre nato e cresciuto a Roma, nel quartiere Balduina, e trasferitosi in Inghilterra negli anni '70. Lorenz.OG, questo il suo nome d'arte, è un designer di successo, vanta partnership con brand del calibro di Nike e, soprattutto, è la mente che si cela dietro "The 12th Man", la collezione realizzata in collaborazione con Beams e Umbro Japan e ispirata alle divise vintage del club biancoceleste. Le numerose partite viste all'Olimpico, le scarpe realizzate per Erling Haaland in una colorazione davvero speciale, fino al sogno di realizzare la divisa della sua amata Lazio. Lorenzo ha raccontato tutto nell'intervista rilasciata in esclusiva a Lalaziosiamonoi.it.

Sei il designer dietro “The 12th Man”, una collezione realizzata in collaborazione con Beams e Umbro. È stato un successo: come è nata?

"Lavoro nel design da circa cinque anni e sono riuscito a costruire un rapporto con Beams Japan, che è un fashion store molto figo in Giappone. Ho visto che avevano fatto alcune collaborazioni con Umbro e, da collezionista di articoli vintage della Lazio, ero molto desideroso di realizzare una collaborazione a tre con Umbro e BEAMS. Così ho semplicemente detto loro che mi sarebbe piaciuto sviluppare questa idea. Sapevano già che ero un grande tifoso della Lazio e mi avevano visto indossare alcuni capi della mia collezione quando ci siamo incontrati a Londra, quindi erano molto aperti alla proposta. Hanno presentato qualcosa a Umbro e l’hanno resa realtà. È stato abbastanza semplice. Spesso queste cose sono difficili da concretizzare, ma lavorare con questo store giapponese è stato davvero bello perché erano molto aperti alle idee".

Hai detto di essere un tifoso della Lazio. Sei mai stato allo stadio a vedere una partita?

"Certo. In realtà abbiamo girato la campagna a Roma proprio prima di Lazio-Juve 1-0 con il gol di Bašić. Molte persone a Ponte Milvio ci hanno visti e erano molto incuriositi da quello che stavamo facendo. Per tutta la mia vita sono sempre stato tifoso della Lazio perché mio padre è di Roma e ho molti fratelli, e ho anche famiglia a Roma: cugini, zii e zie. Per tutta la mia vita sono venuto a Roma in vacanza e sono andato a vedere la Lazio, e ogni volta che posso lo faccio. Quando ero più giovane ho visto Lazio-Sampdoria, la finale di Coppa Italia quando Dabo segnò l’ultimo rigore. Cerco di andare a una o due partite all’anno. Di solito il Derby era la partita a cui volevo andare. C’è stato un periodo in cui ogni Derby a cui andavo perdevamo: ne ho visti tipo quattro persi. Poi ricordo una volta che sono andato a vedere il Derby e stavamo vincendo 2-0, era la partita migliore fino a quel momento… poi è finita 2-2 e Totti ne ha segnati due, ed è stato il peggiore".

Che ne pensi dell'atmosfera dentro lo stadio Olimpico?

"È incredibile, non puoi paragonarla a nient’altro. Ho sempre avuto un amore molto forte per l’Olimpico perché, essendo così lontano, non ho potuto andare a tutte le partite che avrei voluto. Ma io e la mia famiglia lo portiamo sempre nel cuore".

Parlando della tua collezione, c'è una maglia un kit in particolare che ti hanno ispirato?

"A dire la verità, quando ho iniziato a progettare questa collaborazione, non ero sicuro se voler creare una capsule che seguisse molto da vicino una maglia specifica oppure una collezione ispirata in modo più libero a diversi riferimenti. Alla fine ho scelto questa seconda strada. Quindi questa collezione è ispirata a molte aree diverse della Lazio, così come ai periodi in cui abbiamo indossato Umbro. Il materiale della maglia, in realtà, è più ispirato a quando indossavamo Puma nel 2006, quando c’erano Pandev, Rocchi, quella squadra lì. Mi piaceva molto il fit della maglia, trovo che il fit dell’era Puma sia leggermente più moderno, più indossabile in un contesto casual. Mentre le maglie Umbro vintage sono bellissime, ma hanno una vestibilità un po’ più classica, e io volevo creare qualcosa che avesse anche un look più moderno. Quindi sì, la collezione è stata ispirata da tante aree diverse, ma ovviamente il linguaggio di design più evidente è lo stemma, che proviene dai primi anni ’90, quindi dalle maglie Umbro della Lazio tra il 1990 e il 1992, mentre il logo Beams è ovviamente reinterpretato dal logo Cirio intorno al 1997, quindi non si tratta di una maglia in particolare".

Lascerà, poi, esterrefatti numerosi tifosi biancocelesti il racconto di Lorenzo su uno dei personaggi più noti ad aver acquistato i capi da lui realizzati, un ex obiettivo della Lazio: "Mason Greenwood, un grande amico e cliente, ha acquistato l'intera collezione. Potremmo vedergliela indossare presto".

In passato hai detto di esserti ispirato a Mauro Zarate. In che modo?

"A dire la verità, mi è stato chiesto quale giocatore mi avesse fatto diventare un tifoso della Lazio. La verità è che tifo Lazio per la mia famiglia. Ho dato come risposta Mauro Zarate perché è stato il mio primo eroe. Mio fratello maggiore è stato fortunato perché ha potuto vedere la Lazio vincere lo scudetto nel 2000, ma io sono nato nel 1999, quindi la prima squadra che ho visto davvero è stata solo dopo il 2006, e per alcuni anni abbiamo avuto buoni giocatori come Rocchi e Mauri, ma non avevamo un fenomeno. Quando lui è arrivato, è stato quello a cui ho cercato di ispirarmi anche sul campo da calcio".

Cosa pensi della divisa della Lazio per questa stagione?

"È triste. Quando è stato annunciato che Mizuno sarebbe diventato lo sponsor della Lazio ero molto contento, perché è un brand interessante e la Lazio è il club più importante sponsorizzato da Mizuno. Credevo quindi che ci avrebbero dedicato molta attenzione ed ero molto entusiasta di vedere la loro interpretazione, perché sai, la Lazio ha naturalmente uno dei linguaggi di design più belli del calcio, quindi non è difficile far apparire una maglia della Lazio fantastica. Ho comprato qualche maglia Mizuno perché sono nostalgico e perché mi lascio coinvolgere dalle nuove divise quando le vedo, ma è stato deludente, per la qualità, ma anche il design come dire... manca d'immaginazione, e ogni stagione è molto simile e minimalista. Quindi sono stato molto deluso da Mizuno. Ho lavorato con il brand e ho fatto anche delle collaborazioni, quindi ho davvero cercato di parlare con loro sull'eventualità di poter dare una consulenza e aiutarli per la divisa dello scorso anno, ma è complicato perché l’azienda è abbastanza frammentata. Mizuno Running e Mizuno Sport Style sono abbastanza diversi da Mizuno Football, quindi è un po’ difficile. Non sono solo un designer, sono anche un tifoso della Lazio, quindi penso che potrei essere una buona persona per aiutare. Non dico che dobbiamo fare una collaborazione, ma mi piacerebbe anche solo prendere parte alla conversazione".

È la prima volta che ti avvicini al calcio nel tuo lavoro?

"No, nel mio lavoro di designer ho lavorato su alcuni scarpini da calcio, principalmente per Nike. Ho anche collaborato con Nike per creare sneakers per Erling Haaland e Marcus Rashford. Nel 2023 Nike mi ha invitato a creare alcune scarpe per Haaland e Rashford secondo il mio design, perché lavoro sulle sneakers e poi applico le mie colorazioni personali. Uno di queste l’ho chiamata “Lazio” perché è semplicemente una sfumatura di azzurro cielo. L’ho realizzato per Erling Haaland e in effetti sulla scatola Nike c’è scritta la colorazione con la dicitura “Lazio”. Non è arrivato a Erling Haaland, ma ero felice perché, per approvarlo, Nike doveva dare il via libera e lo hanno fatto, forse senza notare che l’avevo scritto lì. Ma è davvero figo che Haaland abbia il paio di scarpe con la colorazione Lazio".

Hai progetti futuri legati al calcio, magari in particolare alla Lazio?

"Ho un altro progetto in arrivo con Umbro UK. L’ultima collezione è stata rilasciata solo in Giappone, e Umbro UK mi ha contattato prima della sua uscita per chiedere se fosse possibile distribuirla nel Regno Unito e, potenzialmente, anche in Europa. Quindi attualmente sto progettando una parte 2. È la stessa collezione, ma sarà leggermente diversa con alcuni aggiornamenti. La rilascerò a Londra e sto cercando di ottenere l’approvazione per fare anche un pop-up store a Roma, ma non è ancora confermato. Speriamo".

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