Lazio, Immobile fa 90 e scaccia le paure: e la scalata di Ciro prosegue...

Immobile, con il gol del vantaggio contro il Parma, ha toccato quota 90 reti in maglia biancocelesti. Rocchi ora è lontano quindi centri...
23.09.2019 07:40 di  Marco Valerio Bava  Twitter:    vedi letture
Fonte: MarcoValerio Bava-Lalaziosiamonoi.it
Lazio, Immobile fa 90 e scaccia le paure: e la scalata di Ciro prosegue...

La paura fa 90. Si dice. E un po’ di paura nell’avvicinamento al posticipo contro il Parma c’era. Inevitabile dopo due sconfitte come quelle contro Spal e Cluj, inspiegabili quasi nel loro svolgimento e nel loro materializzarsi come fragorosi e abbaglianti fulmini a ciel sereno. Ci ha pensato Immobile a scacciarla, la paura, e a fare novanta in biancoceleste. Numeri di un attaccante che da tre anni ormai è simbolo di questa squadra. Ha fatto 90 con l’aquila sul petto, un gol dei suoi, diventato ormai marchio di fabbrica, un gol d’origine controllata. Perché per la Lazio parliamo di un patrimonio da custodire. Ha bruciato Iacoponi sullo scatto, si è mosso in profondità e di sinistro ha trovato il secondo palo: la palla ha baciato il montante e si è insaccata senza lasciare scampo a Sepe. Lo ha visto Luis Alberto e lo ha premiato, si conoscono bene i due, premiata ditta che due anni fa aveva fatto le fortune della Lazio più divertente della gestione Inzaghi. Ciro arrivò a 41 gol in stagione, Luis firmò 18 assist. Erano inarrestabili. Poi lo spagnolo ha indietreggiato il suo raggio d’azione, ma continuano a trovarsi con costanza, anche scambiandosi i ruoli. Nel derby era stato Immobile e fungere da suggeritore per il Mago.

SCALATA - Ha scacciato la paura Ciro, come fece nella notte del suo esordio, a Bergamo, guida di una Lazio rabberciata, costretta a schierare il giovane Lombardi in attacco a causa delle bizze di Keita. Immobile si presentò con un gol, sbloccò la situazione, iniziò la sua scalata alla classifica marcatori all-time del club più antico della Capitale. Ora è al sesto posto, a quota novanta guarda ormai non da troppo lontano Tommaso Rocchi che si è fermato a 105. Quindi gol per raggiungere l’ex capitano, diciotto per prendere Giordano al quarto posto. Bruno ne ha segnati 108 in biancoceleste, è nel mirino, può essere preso già in questa stagione. Chinaglia è più lontano, a quota 122, ne servirebbero altri 32 per prenderlo. Ci sarebbe bisogno di una stagione come quella 2017/2018, ma non è semplice. Lo stesso Immobile, tempo fa, ammise che annate del genere “capitano una volta in carriera”. King Ciro sogna di arrivare in cima, lì dove sul trono è seduto Silvio Piola con 148 gol segnati. Non è un obiettivo impossibile, soprattutto se le strade della Lazio e del suo bomber dovessero rimanere intrecciate ancora per tanti anni. Come tutti sperano. Ne mancano 58, numeri possibili per un bomber del genere, attaccante da 90 gol in tre anni e spiccioli. La stagione è ripartita forte, la media è di un gol a partita, Immobile viaggia a vele spiegate, si è infuriato con Inzaghi per il cambio, voleva continuare a giocare e segnare, fosse per lui giocherebbe sempre. Non si fermerebbe mai. Simone lo ha voluto preservare in vista di Milano, contro l’Inter servirà un Ciro versione deluxe. Per continuare la scalata. Nella Scala del calcio.

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Pubblicato ieri alle 23:50