Lazio, Vavro: "Champions la priorità, ma ambiamo allo scudetto. Su Inzaghi..."

Il difensore della Lazio Denis Vavro ha parlato alla stampa slovacca dopo il suo esordio da titolare in Serie A: l'intervista
27.02.2020 07:45 di  Alessandro Vittori  Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Lazio, Vavro: "Champions la priorità, ma ambiamo allo scudetto. Su Inzaghi..."

La Lazio a Genova ha scoperto un nuovo leader difensivo. Con Acerbi costretto a dare forfait nel riscaldamento, a Marassi ha avuto la sua grande occasione Denis Vavro. L'ex Copenaghen l'ha saputa cogliere e ai media slovacchi ha parlato a tutto tondo della sua esperienza biancoceleste: "Anche se non sono titolare, faccio parte di una grandissima squadra. In questo momento stiamo davvero facendo bene. Dopo essere usciti dall'Europa League e dalla Coppa Italia abbiamo un solo obiettivo, il campionato".

L'ESORDIO DAL 1' - "Mister Inzaghi mi ha detto per tutta la settimana che se Acerbi non fosse stato in grado di giocare, sarei partito dall'inizio. Acerbi ha provato fino alla fine, ma nel riscaldamento ha avuto un problema muscolare. Per me è stata una situazione particolare. Ho esordito in Serie A dal primo minuto e sono passato dalla panchina alla formazione titolare per la prima volta a ridosso del calcio d'inizio. Finora ero sempre entrato in corsa, a Genova invece la situazione è stata completamente diversa, ma mi ha aiutato quando ho visto sul pullman che il mister aveva fiducia in me. L'ha anche dimostrato durante gli allenamenti in settimana, il che mi ha reso molto felice. Mi ha sottolineato di fare quello che avevo preparato, mi ha invitato a fare del mio meglio, poi mi ha augurato una buona partita".

CENA OFFERTA - "Sono rimasto molto contento per la reazione della mia famiglia, della mia fidanzata e dei compagni di squadra. Tutti mi hanno detto che ho disputato una buona partita. Alcuni mi hanno detto scherzosamente che ora devo invitarli a cena. Sicuramente lo farò con piacere, dopo averlo già fatto al mio arrivo a Roma. I compagni di squadra sono come un'altra famiglia. Sono pronto per continuare a giocare titolare, poi la scelta dipende dall'allenatore. Sto lavorando al meglio e penso che stia iniziando a pagare. Se non avessi lavorato al cento per cento, sarei andato al parco giochi la domenica (ride, ndr). È molto semplice da questo punto di vista, devo crescere di allenamento in allenamento. Il mio manager Petras mi ha detto che il calcio mi restituirà l'impegno che ci ho messo".

GENOA - LAZIO - "Per una settimana, abbiamo pensato che non sarebbe stata una partita facile. Il Genoa è in fondo alla classifica, ma è difficile giocare in casa loro. Fino all'ultimo minuto abbiamo dovuto lottare per la vittoria. Dopo che gli avversari hanno realizzato l'1-2 siamo stati in grado di reagire e segnare il terzo gol. Alla fine abbiamo temuto di non riuscire a portare a casa i 3 punti, ma ce l'abbiamo fatta".

LA LOTTA SCUDETTO - "Venti partite di campionato senza sconfitte rappresentano il nuovo record del club, abbiamo battuto quello precedente di molto tempo fa. Ma non dobbiamo dimenticare ciò che è essenziale, andare passo dopo passo. Nessuno si aspettava la Lazio così in alto, vicina alla Juventus. Tuttavia la  fine del campionato è ancora lontana. Ci aspettano 13 partite, in palio ci sono moltissimi punti. Se continuiamo così, possiamo raggiungere un grande risultato. Noi e la Juventus abbiamo tante partite difficili, c'è anche lo scontro diretto, vedremo alla fine della stagione come andrà. Ambiamo anche al primo posto visto che siamo così in alto. Dopo aver abbandonato l'Europa League la nostra priorità è ottenere un posto in Champions League".

CON KUCKA E SKRINIAR - "La loro presenza in Serie A mi ha permesso di parlare in slovacco non solo con la mia ragazza. Abbiamo fatto una chiacchierata prima delle partite, poi l'amicizia è stata messa da parte. Dopo le partite si sono congratulati con me. Se avessero vinto loro, sarebbe stato il contrario. Per noi, la vittoria di Genova si è rivelata essenziale. Ovviamente avrei voluto giocare anche contro l'Inter, tuttavia capisco che quando la squadra sta andando bene ed è difficile per l'allenatore cambiare qualcosa. L'opportunità può presentarsi in particolare quando ci sono degli infortuni".

SUL CORONAVIRUS - "Tutti hanno paura di questo virus e io non faccio eccezione. Non è una malattia classica che può essere curata. A Roma non c'è nessuna emergenza e quando siamo andati a Genova, non c'erano misure speciali. Vedremo cosa accadrà, credo che la situazione migliorerà".

DIVERTIMENTO - "Nella Lazio tutti diamo il massimo, non importa chi gioca e chi non gioca. Il buon umore si riflette anche negli allenamenti. Facciamo fatica, ma ci divertiamo e il mister è sempre pronto allo scherzo. C'è spazio anche per l'ironia e anche questo è importante".

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