Pubalgia risolta: Rovella operato, ora inizia la vera cura

Operato dal professor Guglielmi alla Quisisana, Rovella prova a lasciarsi alle spalle anni di pubalgia. Intervento riuscito, 40 giorni di recupero e il precedente Zaccagni fa sperare
20.11.2025 21:11 di  Alessandro Zappulla   vedi letture
Pubalgia risolta: Rovella operato, ora inizia la vera cura
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Nel silenzio sospeso della sosta, a Roma oggi è andato in scena un intervento che per la Lazio vale quanto un colpo di mercato. Nicolò Rovella è stato operato di pubalgia alla clinica Quisisana dal professor Antonio Guglielmi, specialista che i biancocelesti conoscono già molto bene. L’operazione è perfettamente riuscita, il decorso post-chirurgico è stato avviato senza complicazioni e la tabella parla di circa 40 giorni di convalescenza prima di rivedere il regista sulla via del campo. Si tratta di un intervento necessario poiché non si è trattato semplicemente di un problema recente: la pubalgia era un disturbo che lo affliggeva da anni (già ai tempi del primo ciclo di Sarri alla Lazio Rovella aveva accusato gli stessi sintomi) e si è trattato di un riacutizzarsi, finito per incidere più del previsto.

La decisione è arrivata dopo una lunga fase conservativa: terapie, riposo, lavoro personalizzato ma senza la svolta sperata. Ora è il momento del bisturi e della ripartenza. La Lazio ha ufficializzato tutto con una nota: «Questa mattina il tesserato Nicolò Rovella è stato sottoposto a un intervento chirurgico per una Groin Pain bilaterale, risultata refrattaria alle terapie conservative...»

A rendere questo percorso più rassicurante c’è un precedente che a Formello conoscono bene: lo stesso professor Guglielmi, in estate, ha operato Mattia Zaccagni per risolvere la “Groin Pain Syndrome”, la forma moderna di definire la pubalgia. Intervento mini-invasivo, rientro programmato e oggi Zaccagni sta confezionando una stagione di altissimo livello: alte prestazioni e corsa costante, che lo rendono protagonista come non mai. Un impatto tecnico e caratteriale evidente. Ecco perché Guglielmi, se riuscirà a “liberare” anche Rovella, per la Lazio diventerà non solo un medico, ma un vero totem di rinascita sportiva.

Il calvario di Rovella può dunque trovare la sua fine. La speranza è semplice ora: chiudere definitivamente il capitolo del dolore, per tornare a correre, a cambiare ritmo, a esserci. Per tornare a lottare con l’aquila sul petto.

Alessandro Zappulla
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Alessandro Zappulla
Notti insonni e fiumi di parole. Il giornalismo è un gene folle che ti tiene vivo. L'aquila sul petto, un battito mai domo. Insieme fanno: La Lazio Siamo Noi, dal 2008. Io invece cronista dal 2005, con il motore sempre acceso