Lazio, la serata di Ciro: ignora i divieti e si prende l'abbraccio
RASSEGNA STAMPA - Ciro Immobile è tornato Re. Anche senza giocare, solo per una sera. Quella di ieri è stata una serata carica di emozioni, condivisa con ricordi importanti come quelli dedicati a Nicola Pietrangeli e Sinisa Mihajlovic, celebrati alla presenza delle loro famiglie. Ma soprattutto è stata la serata che aspettava da tempo.
Quando aveva lasciato Roma in modo improvviso non aveva potuto salutare davvero l’ambiente biancoceleste. Ieri, invece, è riuscito in qualche modo a chiudere quel capitolo. Durante il riscaldamento, dopo il primo coro della sua gente, si è diretto spontaneamente sotto la Curva Nord. Nessun permesso, nessun momento organizzato dalla società. Anzi, quello è arrivato solo dopo, con la consegna in mezzo al campo di una maglia celebrativa da parte del capitano Mattia Zaccagni. Le telecamere ci hanno messo perfino un attimo a inquadrarlo, tanto il gesto è stato naturale.
Come scrive il Corriere dello Sport, Immobile ha ignorato i divieti che avevano fatto discutere alla vigilia: ha voluto guardare negli occhi quella curva che lo ha amato più di chiunque altro e per la quale ha esultato 207 volte, record assoluto nella storia della Lazio. Lo striscione che ricopriva tutto il settore parlava chiaro: "Nessuno può impedire a un popolo di salutare la sua storia. Bentornato Ciro, in fondo all’anima per sempre tu". Accanto, la gigantografia di una sua esultanza rabbiosa.
Anche Vincenzo Italiano, allenatore del Bologna, si è lasciato toccare da quel momento. All’inizio della partita ha ammesso con sincerità di essersi emozionato: "Accoglienza fantastica, quella curva con la sua immagine... da brividi. Ciro ha dato tutto per la Lazio, è stato un vero capitano. Sono sicuro che per lui sia stata una serata speciale".
