Lazio Primavera, Sanderra: “Siamo lontani dal calcio che voglio, ma…”

18.09.2022 07:10 di Martina Barnabei Twitter:    vedi letture
Lazio Primavera, Sanderra: “Siamo lontani dal calcio che voglio, ma…”
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© foto di Prospero Scolpini/TuttoSalernitana.com

Dopo Valerio Crespi, ai microfoni di Lazio Style Channel è intervenuto il mister Stefano Sanderra. Queste le sue parole: “Certamente c’è stata una reazione positiva da parte dei ragazzi dopo l’esperienza di Ascoli, hanno avuto un approccio giusto. La squadra si è espressa. Questa è una squadra che quando le cose girano bene si va anche a esaltare nel gioco, il problema è quando succede qualcosa di negativo come accaduto ad Ascoli che delle volte perde concentrazione e la reazione tarda ad arrivare. Se ho avuto questo timore dopo il primo gol? Io ho avuto timore anche sul 4 a 0, conoscendoli non devono mai abbassare la tensione. Devono imparare a costruire una mentalità che ancora sicuramente non c’è. Sicuramente oggi è un’iniezione di fiducia perché i valori ci sono, ma mancano tante altre cose”

SQUADRA - “Siamo lontani dal calcio e dalla mentalità che voglio. Spero che abbiamo intrapreso la strada giusta, costruire una squadra in un mese e mezzo anche per me non è facile. La Primavera non la facevo da anni. Devo capire i ragazzi, la loro età e cercare di farli crescere. Mi fa piacere quello che dice Crespi, perché l’aspetto collettivo è fondamentale in una squadra e quando l’individuo si esprime nella collettività può esaltare le sue caratteristiche”

PRIMAVERA - “Non è stato facile, una realtà che non conoscevo dopo quattro anni all’estero e tanti anni di Lega Pro. Per me è un periodo di conoscenza reciproca, capire la loro età e saperli prendere nella maniera giusta. Una forma di arricchimento per me. Le componenti su cui dobbiamo lavorare sono tante, i ragazzi lo sanno ne hanno preso coscienza e se già capiamo i nostri difetti possiamo lavorarci sopra

MENTALITÀ - “Nel momento negativo per vari aspetti psicologici perdono la bussola e non sanno ancora reagire, devono capire questi momenti come successo ad Ascoli che dopo il primo gol sembrava un funerale in campo. La reazione positiva ad una situazione di difficoltà fa del calciatore un vincente"

RUOLO - “L’allenatore deve essere anche educatore. Deve essere bravo in tanti aspetti soprattutto in quello mentale, loro stanno crescendo e vanno plasmati. Si sono messi a disposizione, ora sta a noi cercare di trasmettergli la nostra mentalità per formarli in vista del futuro”

MIGLIORAMENTI - “Io comincio ad avere idee abbastanza chiare, i valori erano diversi oggi. Abbiamo tanti aspetti anche nel nostro modulo, riuscire a capire come la squadra si può esprimere meglio, le caratteristiche dei giocatori. Abbiamo uno staff adeguato e adesso c’è un grande lavoro da fare. Dobbiamo costruire basi solide, un lavoro che non porto avanti io ma tutto il contorno”

SALERNITANA - “Non sono mai troppo contento quando ci sono questi risultati. Ho mandato il mio secondo a calmare le acque, è giusto avere sicurezza nelle proprie capacità ma mai eccessivamente. La lezione di Ascoli spero sia stata efficace. A Salerno troveremo una squadra che lotta, che corre e noi dobbiamo andare a Salerno con grande mentalità. La preparazione mentale è fondamentale”

Pubblicato il 17/09