Le pagelle di Milan-Lazio: Pandev è tornato; Diakitè che personalità!
LE PAGELLE
MUSLERA 7: Ma è lui? Bagna il ritorno in campo da titolare vanificando con freddezza la prima grande occasione della partita, quando al 17' chiude la visuale della porta a Shevchenko lanciato a rete. Dimostra sicurezza in tutto l'arco della partita, sia tra i pali che nelle palle alte.Chiude anche con qualche problemino fisico.
DE SILVESTRI 7: Finalmente la sua serata. Se la vede spesso con Seedorf e più raramente con Ronaldinho: in entrambi i casi non perde mai la lucidità. Inizia un po' intimorito, poi con il trascorrere dei minuti prende coraggio e campo, assistendo costantemente i movimenti di Foggia.
DIAKITE 7,5: Che difensore! Anche per lui è la seconda presenza della stagione e l'inizia pressando, mordendo ed aggredendo dasolo tutto il reparto offensivo rossonero; tempista e concentrato per tutta la contesa, in particolare quando al 27' inibisce in piena aerea una percussione di Kaka; addirittura elegante qualche minuto dopo su Shevchenko. E' spesso è il primo a giungere su palloni vaganti e dimostra fino all'ultimo istante sicurezza e personalità. E' il futuro della Lazio.
ROZENHAL 7: Se non fosse stato per quell'errore a Bergamo si potrebbe considerare la sua seconda partita perfetta consecutiva. Bravo a chiudere su Shevchenko al 20'; addirittura provvidenziale sempre al 68'. L'unica pecca è che tarda ad uscire, come tutta la difesa, in occasione della rete del provvisorio vantaggio dell'ucraino.
KOLAROV 6,5: Innesca un vero e proprio duello con Dida, al quale scalda le mani su innumerevoli calci di punizione. Gli manca il gol e forse lo cerca con troppa testardagine, forzando a volte la conclusione. Attento in fase difensiva.
DABO 6: Bravo quando predica tranquillità e generoso nel raddoppiare su Seedorf; un po' in affanno fisicamente ma rimane a galla con esperienza. Lascia il campo quando Rossi prova il tutto per tutto. (40' st MAURI 5,5: Corsetta e tacchi non sono le caratteristiche migliori quando si è chiamati a scendere in “battaglia”; tarda ad entrare nel clima della partita e sbaglia troppe rifiniture. Utile nel finale quando c'è da fare possesso di palla.
LEDESMA 6: Prova dopo 5' il jolly da oltre 30 metri ma Dida non si lascia sorprendere. Kaka non concede punti di riferimento e lui lo soffre a tratti nella prima frazione; meglio nella ripresa, ma il discorso è sempre a due facce: male in rifinitura, bene in interdizione. Ritarda la chiusura sul sinistro vincente di Shevchenko.
LICHTSTEINER 6,5: Lo spostamento dello svizzero a metà campo è la vera novità della serata. Come successe a Verona, interpreta il ruolo con il consueto dinamismo e sapienza tattica, sfiorando anche il gol al 24', quando scaglia un destro insidioso dal limite dell'area, che termina a fin di palo. Un deciso intervento di Senderos lo costringere a lasciare il campo anzitempo. Rossi incrocia le dita per sabato. (43' MEGHNI 5,5: Il francese fa rabbia per la tanta qualità mal espressa per difetti caratteriali. Pronti e via un suo errore a metà campo produce la seconda occasione del primo tempo del Milan, poi al 48' scambia bene in velocità con Pandev che sfiora il vantaggio. Alla mezzora della ripresa un bel assist per Foggia ricorda ai presenti la sua tecnica, che per il resto però si perde tra troppe leziosità e leggerezze.
FOGGIA 6,5: Un pò a fasi alterne, ma la sua qualità va benedetta. Gioca a destra, convergendo sempre centralmente dalla parte del suo piede preferito; Si accende a metà primo tempo dopo qualche errore di troppo in rifinitura: allo scadere fallisce il tempo di un assist importante mandando in fuorigioco Pandev. Più pimpante nella ripresa quando prova ripetutamente spunti e conclusioni; al 7' del secondo supplementare si divora il ko calciando su Dida.
PANDEV 7,5: Le stigmati del fenomeno: ingrana la marcia nei momenti decisivi, regalando la qualificazione ai suoi. Parte nella zona di Emerson per poi diventare seconda punta alle spalle di Rocchi. Nel primo tempo è intermittente: sbaglia una quantità industriale di appoggi a metà campo, ma all'ultimo respiro Dida gli nega la rete con un autentico miracolo su un suo sinistro indirizzato sotto l'incrocio dei pali. Stessa situazione ad inizio ripresa, quando l'estremo difensore brasiliano si ripete; poi riprende a vivacchiare fino a quando si guadagna il rigore della speranza. Dulcis in fundo, la perla qualificazione: un controllo che vale un dribbling e una conclusione da cinico. E' tornato.
ROCCHI 5,5: Dopo il fattaccio di Lazio-Genoa il capitano è stranamente abulico e poco incisvo. All'8' controlla un gran pallone in area ma scivola nel momento clou; al 53' spunto e tocco per Pandev che per poco non supera Dida. Questo e poco altro non bastano per evitare la sostituzione. (28'st ZARATE 7: Accende la Lazio, ma questa non è una novità. Per 10' gira a largo senza mai incidere, ma con il passare del tempo inizia a puntare e saltare a ripetizione tutti i difensori rossoneri: uno sfiancamento costante che trova il suo apice quando realizza un penalty scottante. Entra anche nell'azione del raddoppio.
ALL.: D. ROSSI 7
IL MIGLIORE: DIAKITE
IL PEGGIORE: ROCCHI
MILAN (4-3-2-1): Dida 7, Antonini 6,5 (31' st Jankulovski 5), Senderos 6, Kaladze 5,5, Favalli 5,5; Flamini 5,5, Emerson 5, Seedorf 6 (26' st Zambrotta 6); Kakà 5,5; Ronaldinho 6, Shevchenko 6 (40' st Cardacio 5). All.: Ancelotti5,5.
