RIVIVI LA DIRETTA - Lazio, Provedel: "Qui per dimostrare quanto valgo. Con Maximiano..."

11.08.2022 07:30 di  Daniele Rocca  Twitter:    vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
RIVIVI LA DIRETTA - Lazio, Provedel: "Qui per dimostrare quanto valgo. Con Maximiano..."

FORMELLO - Tutto pronto al centro sportivo di Formello per la conferenza stampa di presentazione di Ivan Provedel. Segui la diretta scritta de Lalaziosiamonoi.it. A prendere parola per primo sarà direttore sportivo Tare.

"Siamo qui a presentare la trattativa più lunga nell'era Lotito, ma finalmente è andata a buon fine. Ci sono state tante problematiche che hanno rallentato il suo arrivo. Ma siamo contanti di presentarlo qui, il nostro allenatore l'ha voluto fortemente. Può dare il suo apporto a questa squadra, la sua esperienza nel calcio italiano avrà un ruolo importante, insieme a Maximiano avranno la possibilità di dimostrare il loro valore".

Momento giusto per arrivare alla Lazio?

"Ringrazio il direttore e la società per aver portato a termine questa trattativa che è stata particolare e lunga. Non c'è un'età giusta o sbagliata per arrivare, io ho fatto il mio percorso fatto di tanta gavetta, ho avuto anche un intoppo con un infortunio che mi ha fatto faticare per molto tempo. Però parto dal presupposto che sono felicissimo di essere qui, per me è una grandissima occasione. E io ogni giorno penso solo di fare al massimo ciò che posso fare e migliorare. Dopodiché spero che ciò che riuscirò a fare sia un contributo per la squadra e per gli obiettivi da raggiungere".

Da attaccante a portiere, come è nata la vocazione? Come stai fisicamente?

"Io ho sempre voluto fare il portiere fin da piccolo, ma il mio percorso è stato diverso. Giocato fuori, un po' me la cavavo, ma ho sempre avuto il sogno di fare il portiere e di farlo a un certo livello. Poi ho avuto questo percorso ed è arrivato a un bivio: o faccio il portiere o faccio il portiere, così è stato e da lì ho iniziato. Come sto? Mi allenavo a quel punto, come ho detto anche prima, ogni giorno pensando di migliorarmi e di farmi trovare pronto se la trattativa fosse andata in porto. Io ci speravo fin dal primo giorno, però mi allenavo perché sono un professionista al massimo e ovviamente non ci pensavo. Volevo entrare in condizione il prima possibile per arrivare qui il meglio possibile".

I racconti su Yashin? A quali portieri della scuola italiana ti ispiri? Visto che dopo sei anni la Lazio torna ad avere un portiere italiano, l'ultimo era stato Marchetti...

"Ci sono questi racconti perché mia mamma e mia nonna sono di Mosca, abitavano vicino a Yashin, si trattava di un racconto ma sono quelle cose che ti fanno fantasticare. Io da piccolo nel 2000 ho visto gli Europei e ho visto quello che ha fatto Toldo con l'Olanda in semifinale e da lì mi sono innamorato del ruolo del portiere. Poi hai parlato di Marchetti, l'ho incontrato da avversario, l'ho seguito molto, ho visto quello che ha fatto qua e anche lui è stato un portiere che mi ha ispirato e che mi è piaciuto molto seguirlo".

Dalla Juve Stabia alla Lazio, te lo aspettavi? Hai mai avuto paura che il treno del grande calcio non passasse mai?

"Ho sempre sognato di giocare ad alti livelli, cerco di non crearmi aspettative. Per cui due anni fa se ero lì,  ero a Castellammare e sarò sempre grato a Castellammare per l'esperienza che ho fatto. Mi hanno dato la possibilità di dimostrare che stavo bene dopo un brutto infortunio e non ci pensavo ma sognavo di arrivare a questo punto. Detto questo, io sono qui ma non ho ancora fatto niente. Nel senso, sono arrivato qui ma devo dimostrare di poter star qui".

Come vivrai la concorrenza con Maximiano? È arrivato un mese prima di te ed è stato pagato 10 milioni...

"Io a queste cose non penso perché altrimenti avrei la testa troppo piena. Io devo solo pensare a fare quello che chiede il mister, che pretende molto. Pretende qualità e quindi il mio unico pensiero è imparare quello che vuole il mister. Farlo nel modo migliore possibile e integrarmi con i compagni. Dopodiché sarà l'allenatore a pensare chi sarà giusto schierare per la partita successiva, io non ho altri pensieri".

Ti sei sentito un po' sottovalutato in passato nonostate i tuoi numeri? Quanto è importante la  stima di Sarri?

"Sono sincero, fa piacere sentire quello che mi dici, però non faccio caso alle statistiche. Io so che questo è un mondo che viaggia velocissimo, per cui in un momento fai bene e va bene, poi sbagli una partita e subito cambia il giudizio. Quindi io non ci penso, mi concentro sul lavoro quotidiano. Il calcio sta prendendo questa direzione, con il portiere che viene utilizzato molto e cerco di farlo nel miglior modo possibile. Dopodiché mi fa piacere che il mio nome venga accostato all'apprezzamento del mister, però appunto io devo solo dimostrare sul campo e meritare la sua fiducia."

Hai già segnato in Serie B, speri di replicare anche in Serie A con la Lazio?

"Spero che non serva rifarlo perché in quella partita stavamo perdendo e io ero andato su a saltare. Spero di non dover mai salire, vuol dire che è messa bene la partita"

Che emozioni ti aspetti di vivere all'Olimpico?

"Uno stadio che si chiama Olimpico... da avversario mi ha dato tanta emozione, penso che me ne darà ancora di più giocarci in casa con il pubblico che tifa per me e non contro di me".

Pubblicato il 10/08