Lazio, Dele Bashiru riscatto e gol: fisico e geometrie al servizio di Baroni
Tra le note positive della nuova Lazio di Marco Baroni c’è sicuramente Fisayo Dele-Bashiru. Il giovane centrocampista nigeriano è nato nel 2001, cominciando la sua carriera calcistica nelle giovanili del Manchester City, per poi trasferirsi allo Sheffield Wednesday. La sua versatilità ha fatto sì che in Turchia si accorgessero di lui mostrandosi a tutti come un centrocampista completo: fase offensiva e difensiva uno dei suoi pregi. Questo è ciò che ha portato la Lazio quest’estate a puntare su di lui, per permettere a Baroni di rinforzare il centrocampo e dare quella giusta mobilità tanto richiesta dal mister.
CAMPIONATO - Fin qui Fisayo ha collezionato 159’ minuti in Serie A, rimanendo in panchina contro la Fiorentina e il Verona. Solo contro il Venezia, l’Udinese e il Milan è riuscito a scendere in campo. Alla prima giornata infatti Marco Baroni ha puntato su di lui dal primo minuto impressionando tutti, diventando un vero idolo sotto le luci dello stadio Olimpico di Roma. Sì, un colpo di fulmine che ha permesso nel giro di 90’ minuti di conquistare il popolo della Lazio. Contro il Venezia ha recuperato 11 palloni, ma come scritto sopra, Dele-Bashiru non si concentra solo sulla manovra difensiva, il centrocampista ha infatti completato 11 passaggi sulla trequarti (43 complessivi) e mettendo a segno 2 dribbling. Andando più nel dettaglio, nel nostro campionato il nigeriano ha maturato 65 passaggi totali, di cui uno chiave con la precisione del 97% e percorrendo 6 km. La velocità massima si attesta a 34.93 km/h con una velocità media di 7.07: ecco l’ esplosività di cui tanto parla Baroni.
RISCATTO - Per questo i numeri sono dalla sua parte e la Lazio l’ha riscattato subito, muovendosi d’anticipo e assicurandosi sin da questa stagione il gioiellino ex Hatayspor che si è legato a Roma per quattro anni. Chiaro segnale che la Lazio ha creduto fin da subito nelle sue potenzialità, anche se il giocatore è alle prime esperienze con il nostro campionato, portandosi dietro tanti dubbi circa il suo approccio nella nuova squadra di Baroni. Fisayo però ha sfruttato ogni singolo allenamento, tra pregiudizi e fiducia riposta in lui, sin dalla partita col Venezia ha abbinato alla sua robustezza, grinta e una grande qualità nel recuperare palloni, importanti per lo sviluppo della manovra biancoceleste. Seppur Baroni si sia detto ancora un po’ scettico sulla sua completezza, il mister gli riconosce il duro lavoro, ma non solo: “Dele-Bashiru va costruito. Ha qualità importanti, è un giocatore moderno che ha forza, corsa e qualità. Va costruito nel nostro centrocampo, può giocare mediano o dietro la punta”. Detto fatto, contro la Dinamo Kiev il nigeriano parte dal primo minuto alle spalle di Dia e la sua prestazione è impressionante tanto da infilare una magica palla sotto l’incrocio dei pali (2-0). Non contento, accende il turbo e si iscrive anche nel secondo gol di Dia (3-0) servendo un cross perfetto per l’ex Salernitana. Al termine del match di Europa League, Baroni ha celebrato in conferenza stampa Dele-Bashiru in questo modo: “Se gli è stato trovato il ruolo? C'è ancora da lavorare, ma ha grandi potenzialità. Può diventare un centrocampista importante moderno. Deve lavorare di più dentro la partita dal punto di vista tattico. Ci si lavorerà, ma può diventare veramente importante se cresce tatticamente perché ha fisico, corsa e potenza".
STAR IN EUROPA LEAGUE – Il lavoro è ancora tanto da fare ma i presupposti mostrati contro la Dinamo Kiev parlano chiaro e hanno rassicurato anche i più scettici. In coppia con Dia in un attacco ultra offensivo e fisico, il loro continuo cercarsi ha fatto impazzire i tifosi che da tempo richiedevano alla società una comunicazione e produzione offensiva che potesse placare i patemi della scorsa stagione. Contro la Dinamo Kiev, Dele-Bashiru ha sentito tutta la fiducia del mister e della squadra, che lo sta aiutando ad ambientarsi nel migliore dei modi, mettendo così a segno 1 gol e 1 assist al suo debutto in Europa League con la maglia della Lazio. Il classe 2001 ha anche registrato una precisione dei passaggi pari al 95%: dato fondamentale che permette di non commettere errori e regalare ripartenze horror agli avversari. Insomma, i numeri, la fiducia dell’allenatore, l’amore dei tifosi: tutto è dalla parte di Bashiru. Starà a lui raccogliere tutti questi elementi su cui costruire la propria figura e magari chissà: iscriversi tra i leader di una nuova Lazio appena nata con Baroni.
Pubblicato 26.09