Andrea Maestrelli: "Mio fratello Luca Pellegrini. Sarri come mio nonno? Sì, ma lui..."

Andrea Maestrelli: "Mio fratello Pellegrini, Sarri come mio nonno. E su Mihajlovic..."

05.05.2023 07:30 di Elena Bravetti Twitter:    vedi letture
Fonte: Elena Bravetti - Lalaziosiamonoi.it
Andrea Maestrelli: "Mio fratello Luca Pellegrini. Sarri come mio nonno? Sì, ma lui..."

Ha partecipato al Grande Fratello e - una volta uscito - ha trovato la sua Lazio impegnata nella lotta per la Champions ma, soprattutto, suo "fratello" Luca Pellegrini con la maglia biancoceleste. Neanche il tempo di ritrovare parenti e amici che non vedeva da mesi, che Andrea Maestrelli è corso a seguire la sua squadra al U-Power Stadium. Monza - Lazio, gol di Pedro e Milinkovic. Poi, il ritorno all'Olimpico dove, proprio questa stagione, è stata organizzata l'inaugurazione della Curva Maestrelli. Altro che Sud, quel settore è tutto per Tommaso. Storico allenatore della Lazio del primo scudetto e nonno di Andrea, che sente anche sulla sua pelle un amore che supera il tempo e il trascorrere degli anni. "Questa fede è una tradizione che si tramanda di padre in figlio. Dal nonno al papà fino ai figli, ed è una delle cose più importanti che la mia famiglia mi ha lasciato. Essere laziale non si può spiegare, è un modo di essere e di vivere. Anche quello è stato inaspettato, in occasione di Lazio - Spezia c'è stata l'inaugurazione della Curva Maestrelli. È stata una roba forte, bella, che dimostra ancora una volta l'amore dei tifosi laziali per me e la mia famiglia, che è una cosa che per me ha un valore inestimabile". inizia così la chiacchierata con il classe '98, ex calciatore, ora volto noto del mondo della moda e dello spettacolo. 

Intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni, ci ha raccontato la sorpresa di stare per tanto tempo "isolato", per poi ritrovare, una volta uscito dalla famosa casa di Cinecittà, una Lazio che guarda le altre big dall'altro in basso: "Quando ero nella casa del Grande Fratello, i miei colleghi romanistici dicevano 'secondo me noi siamo secondi, la Lazio sarà quinta'. Io non ho mai detto nulla, avevo buone sensazioni perché so che Sarri, per il suo modo di esprimere il calcio, ha bisogno di tempo ed è un ciclo che è iniziato da un po' e sta iniziando a raccogliere i suoi frutti, anzi li sta raccogliendo. Non mi sono esposto su questo, ma ero molto positivo a riguardo e continuo a esserlo. Rush finale di campionato? La squadra ha già superato quelle che erano le aspettative a inizio stagione. Ora che siamo lì, è giusto crederci e cercare di ottenere il risultato migliore". Parole al miele, infine, per Maurizio Sarri, incluso un paragone che la dice lunga sulla stima che Andrea nutra nei confronti del tecnico: "Sarri mi piace tantissimo, poi è sempre in contatto con mio zio, con la mia famiglia. C'è questo riferimento a mio nonno che lui non si vuole prendere perché è molto umile, anche troppo. Per me lo ricorda tanto, e sono sicuro che farà altrettanto bene". 

Tifosissimo della Lazio e amico del cuore di Luca Pellegrini, un vero fratello per lui. Un sogno, il loro, rincorso quando erano ancora ragazzini. "Ci conosciamo da otto, nove anni. Avevamo quindici anni, eravamo ragazzini che già inseguivano un sogno. Lui è riuscito a coronarlo, io fino a un certo punto". E Luca, dopo aver capito che sarebbe diventato un nuovo giocatore della Lazio, non poteva non dirlo ad Andrea. L'unico modo era far volare un messaggio nei cieli di Roma, comunicandogli la notiziaNiente di più facile."Quello striscione non poteva essere esplicito perché dentro non puoi avere riferimenti concreti su quello che sta accadendo all'esterno. Nel momento in cui l'ho realizzato - che non è stato subito, ci ho messo un attimo dico la verità - è stata un'emozione indescrivibile. Ne abbiamo parlato tanto nel corso degli anni. 'Pensa se un giorno'. Fino a quando giocavo io lo immaginavo per me, ma col fatto che è successo a lui riesco a vederlo dall'esterno e, per assurdo, l'emozione è ancora più grande. È stato come vedere l'esordio di mio fratello col Frosinone. Una roba fortissima, unica", ha raccontato con emozione Maestrelli. 

Andrea conosce bene Luca, e ce ne parla con l'amore di un vero fratello. E dunque i complimenti vanno non solo al professionista, ma anche all'uomo"Luca è un difensore che è arrivato in una squadra con la difesa più imbattuta d'Italia al momento. E poi non è mai facile per un difensore entrare in corsa. Però ogni volta che è entrato ha fatto vedere la voglia che ha, la dedizione. Luca è mio fratello ma lo conosco anche come professionista, fa dell'allenamento la sua qualità più forte. È un ragazzo applicato, che dedica tutta la sua voglia a quello, professionista esemplare, conosce i modi e i tempi delle cose. Sono sicuro che la Lazio sia l'ambiente perfetto per lui, qualora ci fosse bisogno, di affermarsi". E ancora: "È un ragazzo normalissimo, umilissimo, un ragazzo d'oro, un amico presente. Nei momenti di difficoltà, è stato la mia ancora. E io la sua. Nonostante i soliti luoghi comuni sui calciatori, Luca è un ragazzo fuori dal coro. Ha una semplicità fuori dal comune, di una genuinità unica". 

Il pensiero finale, inevitabilmente, va a Mihajlovic. Tra gli amici più cari di Andrea, infatti, ci sono anche i figli di Sinisa, il capolavoro più bello suo e della moglie Arianna. E non c'è punizione sotto l'incrocio che tenga il confronto: "Con Viktorjia siamo molto amici, ma con tutta la famiglia. Quello che ha fatto Sinisa nel calcio, prima da giocatore poi da allenatore, lo conoscono tutti. Ma il patrimonio più grande che ha lasciato lo vedo sui suoi figli, lui e Arianna hanno fatto un lavoro straordinario. Ragazzi di una purezza veramente rara, questo penso sia il patrimonio più grande che possa aver lasciato, insieme alla moglie".

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Pubblicato il 04/05