Caso racconta Lotito: "Rischiavamo il fallimento, ha salvato la Lazio. Adesso è..."

03.06.2024 15:30 di  Andrea Castellano  Twitter:    vedi letture
Caso racconta Lotito: "Rischiavamo il fallimento, ha salvato la Lazio. Adesso è..."
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Nel 2004 si è trovato di fronte a una Lazio vicina al fallimento, salvata da Claudio Lotito che l'ha rilevata e rimessa in piedi. Vent'anni dopo Domenico Caso è tornato a parlare di quel periodo ai taccuini de Il Corriere della Sera. "Rischiavamo il fallimento. Nel giorno in cui rilevò ufficialmente la società eravamo in tournée in Giappone". Racconta che c'era molta tensione e preoccupazione, soprattutto tra i giocatori che erano praticamente tutti ragazzi della Primavera. 

Caso riconosce al presidente Lotito il fatto di aver ascoltato i consigli di chi c'era da più tempo, visto che lui ai tempi era un neofita del mondo del calcio. "Si è fidato di chi conosceva la materia e ha stabilizzato la Lazio nella parte alta della classifica", dice. "Lo sviluppo, economico e sportivo, della società è evidente. E sulle scelte tecniche, per esempio, non ha mai messo bocca". Sulle contestazioni dei tifosi verso il patron, l'ex tecnico sostiene che è giusto manifestare le proprie perplessità se sono scontenti. "Ma i fatti sono oggettivi e non possono essere ignorati": per lui Lotito ormai è un punto di riferimento del calcio dopo che si è inserito a piccoli passi.

Molti però contestano al presidente di non passare molto tempo a Formello. Su questo Caso dice che in passato era sempre presente ed entusiasta di trovarsi in questo mondo. "Se effettivamente ora riesce a seguire meno deve essere bravo, come all'epoca, a scegliere le persone giuste a cui delegare", afferma. Poi un passo sulla Lazio attuale: Tudor non è convinto di ripartire con Immobile titolare. A questo proposito l'ex tecnico ha detto che le scelte dell'allenatore vanno sempre sostenute, soprattutto dalla società. "Quanto fatto da Immobile è indiscutibile, ma ogni giocatore arriva a un bivio prima o poi. Se per Tudor non è il titolare, Ciro lo deve accettare", conclude. Per lui il croato fin qui ha fatto bene e adesso va accontentato.