Lazio, il Sergente è già grande! Milinkovic e i 25 anni da top player...

Oggi Sergej Milinkovic-Savic compie 25 anni. Tanti auguri al centrocampista biancoceleste che con la Lazio ha finora collezionato 193 presenze.
27.02.2020 07:30 di Marco Valerio Bava Twitter:    vedi letture
Fonte: MarcoValerio Bava-Lalaziosiamonoi.it
Lazio, il Sergente è già grande! Milinkovic e i 25 anni da top player...
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Tanti auguri Sergente! Il tuo esercito ti saluta e ti acclama e non potrebbe essere altrimenti. Sergej spegne oggi 25 candeline, entra in una fase nuova della sua vita da calciatore, quella della maturazione, dell'affermazione totale. Era giovane quando arrivò a Roma, scegliendo una Lazio appena qualificata per i preliminari di Champions League e che sembrava in rampa di lancio, beffando una Fiorentina che era invece sicura d’aver convinto il Genk e pure il ragazzo. Ma Milinkovic-Savic già allora aveva mostrato uno dei lati di un carattere che abbiamo poi conosciuto negli anni. Uomo di parola, anzi ragazzo di parola visto che allora aveva solo 20 anni. La promessa fatta a Tare valeva più di ogni altra cosa, più di ogni lusinga economica, anche di un accordo tra due società. C’era la Lazio nel destino di Sergej, l’aquila s’è scolpita nel tempo nel suo cuore, fino a diventare parte integrante della sua vita. Milinkovic non è solo un calciatore di enormi qualità, è un uomo per nulla banale, ha doti morali non facili da riscontrare nel mondo del calcio. 

SPECIALE - Basta vedere come si è sempre comportato con la società. Non ha mai forzato la mano per andare via, ha costantemente rispettato il lavoro del club in sede di trattativa, anche quando alla porta c’erano club come Real, Juve o Manchester United. Non si è mai impuntato, ha condiviso la linea della Lazio, del club che l’ha preso e valorizzato, di una società che l’ha fatto sentire in famiglia e l’ha fatto diventare una stella. Dovrebbero imparare in tanti da Milinkovic, dovrebbe imparare chi non rinnova i contratti dopo aver dato la propria parola o chi non si presenta agli allenamenti per forzare una cessione. Dovrebbe imparare chi si sente arrivato dopo due gol fatti e chi rinnega un legame per convenienza. Milinkovic è un gigante in campo e un uomo vero fuori. È appunto antitesi della banalità che regna nel calcio: pochi come lui sanno comportarsi, quasi nessuno come lui tocca il pallone e sa fare la differenza in mezzo al campo abbinando l'ultile al bello, all'arte praticata in movimento. Per questo è amato dai tifosi e sarà rispettato anche quando le strade si separeranno. La Lazio è stata una scelta voluta, ponderata. In biancoceleste finora ha messo insieme 193 presenze, gli mancano solo sette partite per raggiungere quota 200, ha segnato 36 gol e servito 26 assist. SMS oggi è uno dei perni di una squadra che fa faville, che incanta, che scala la classifica mirando alla vetta.

IMPRESCINDIBILE - A 25 anni è un giocatore maturo, completo, un centrocampista con tutti i crismi del top player. Non è più solo una mezzala fisica e di qualità come due anni fa, oggi in mediana fa tutto: difende, imposta, fa legna, si alza e diventa centravanti aggiunto quando Inzaghi vuole alzare il baricentro della squadra. È il giocatore della Lazio che corre di più, lo dicono i numeri: la media è di 10.91 km a partita, Acerbi - secondo- si ferma a 10.73. Alla quantità abbina la qualità tanto che in campionato sono quattro i gol e cinque gli assist. Un bottino che può essere incrementato. Proverò a farlo già sabato contro il Bologna, sarebbe un modo per farsi un bel regalo di compleanno, anche se la sua presenza oggi va considerata in dubbio. Non s’allena da due giorni Milinkovic, soffre per un affaticamento muscolare, Inzaghi però spera di recuperarlo, di poter contare sui suoi centimetri contro i rossoblu e non aggiungere un altro titolare alla lista degli indisponibili che comprende già Lulic e Acerbi. Non si correranno rischi, la situazione verrà gestita d’accordo con staff medico e calciatore. È mancato a Parma, la sua assenza s’è sentita, soprattutto nei momenti di maggior sofferenza, la sua fisicità debordante è un’arma che la Lazio sfodera e che sposta gli equilibri in partita. SMS è diventato un factotum, vitale in ogni situazione, in ogni evenienza sia di poter contare sul talento di questo gigante dai piedi di velluto. L’Europa oggi lo ammira e forse rimpiange di non aver accontentato Lotito mesi fa. Buon per la Lazio che se lo gode, per i tifosi che lo amano incondizionatamente, buon per Inzaghi che lo considera imprescindibile. Tanti auguri, allora, Sergente. 25 volte auguri e che sia per te e per la tua Lazio un anno speciale…

Pubblicato il 27/02 alle 00:00