Lazio, Crecco e il 26 maggio: "Scattò qualcosa di magico. E la Roma..."

26.05.2023 08:00 di  Lalaziosiamonoi Redazione   vedi letture
Fonte: Lalaziosiamonoi.it
Lazio, Crecco e il 26 maggio: "Scattò qualcosa di magico. E la Roma..."

In occasione del decennale della vittoria della Coppa Italia contro la Roma, Lalaziosiamonoi.it ha raggiunto alcuni dei protagonisti di quella splendida cavalcata. Tra loro, a osservare i compagni dalla panchina, anche Luca Crecco. Cresciuto nel settore giovanile biancoceleste, in quella stagione meritò più di una chiamata in prima squadra. E il regalo più grande che potesse ricevere da Petkovic fu proprio la convocazione per la finale del 26 maggio.

Se ti chiedessi di chiudere gli occhi e di pensare a quel magico 26 maggio 2013?

“Non la dimenticherò mai. Al fischio finale scattai dalla panchina e andai ad abbracciare Radu. Uno dei momenti più belli della mia vita in generale”.

Cosa scattò di “magico” in quella partita, in cui tutti davano la Roma per favorita?

“Di magico c’era il gruppo. Io avevo appena 17 anni ed ero entrato in un gruppo di uomini e giocatori esemplari. Non ricordo nemmeno una mezza lite in quell’anno. In nessun allenamento. E poi eravamo forti e meritavamo di vincere un trofeo”.

Da laziale: qual è il tuo punto di vista sulla vicenda Milinkovic-Savic?

“Io, da laziale, spero che resti. Ci ho parlato quattro-cinque anni fa: mi ha detto che si trovava bene a Roma e che adorava la Lazio. Mi aggiunse inoltre che non sarebbe mai voluto andare via. Poi, nel calcio, chiaramente tutto può cambiare dall’oggi al domani”.

Eri considerato una giovanissima promessa. Per quali ragioni non sei riuscito a “prenderti” la Lazio? Nutri qualche rimpianto personalmente?  

“Certo che ne ho. Sono stato sfortunato per il fatto che l’anno dopo che mi ero imposto, in cui avevo giocato, dimostrato di valere e segnato contro il Palermo, hanno deciso di re-integrare in rosa Mauricio. Da lì iniziò il mio declino…”.

Non eri inserito nella rosa per la Serie A, ma potevi disputare l’Europa League…

“A Inzaghi piacevo, mi voleva tenere. Ho giocato solo due partite di Europa League. Il destino ha voluto così, peccato. Porterò comunque nel mio cuore solo e sempre ricordi belli”.

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